Tradate – Superate le 8000 firme per la petizione che chiede strade più sicure nelle ore notturne
Si allarga il fronte dei semafori no-stop
Sta riscuotendo crescenti consensi e sempre più numerose adesioni in tutto il Tradatese la raccolta di firme dell’associazione familiari vittime della strada “Per una strada che non c’è” per sollecitare i Comuni della zona che ancora non lo fanno a tenere accesi i semafori con le tre luci regolamentari anche nelle ore notturne per ridurre il rischio di incidenti stradali. Con le ultime due raccolte, avvenute a fine luglio a Locate e Carbonate, si è superata la soglia delle 8000 firme, ma la campagna non si ferma e l’obiettivo è quello di raggiungere e superare quota 10.000.
La petizione, che l’Associazione invierà ai Comuni del Varesotto ma anche al Prefetto e al Ministero dei Trasporti, maggiore, è già stata accolta da alcuni comuni della zona, che hanno attivato i semafori a tre luci anche nelle ore notturne: da Tradate, che ha adottato il provevdimento per i semafori sulla Varesina a Lonate Ceppino, fino a Castiglione Olona dove proprio in questi giorni sta attuando un piano per la sicurezza stradale che prevede i semafori funzionanti anche di notte, con la posa di “spire” nell’asfalto in grado di rilevare la massa metallica dei veicoli e di far scattare il semaforo solo quando necessario.
“Vivere su strade sicure è certamente l’obiettivo finale che si propongono le persone che hanno vissuto la tragica esperienza della perdita di un loro caro a causa di un incidente stradale – spiega il presidente dell’Associazione Ernesto Restelli di Lonate Ceppino, a sua volta toccato da questo terribile dolore – Il nostro impegno è quello di far conoscere la gravità dei dati dei morti sulle strade, per irresponsabilità, pirateria, per cause di lavoro e per negligenza degli organi competenti, preposti alla salvaguardia della nostra vita. avoriamo per sensibilizzare l’opinione pubblica a partecipare e a pretendere una condizione di sicurezza delle strade, affinché non si spezzino sulle strade altre vite”.
L’associazione, fondata nel 2003 da alcuni genitori del Tradatese che hanno perso i loro figli proprio a causa di incidenti stradali, organizza anche incontri di sensibilizzazione nelle scuole, perché gran parte delle vittime degli incidenti stradali sono purtroppo ragazzi in giovane età.
VareseNews
Venerdi 12 Agosto 2005
Ma.Ge.
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