Manifestazione provinciale, rivolta ai giovani, una festa e
un invito alla riflessione
29 – 30 maggio 2004
L’associazione familiari e vittime della strada e
l’associazione SOS di Malnate organizzano due giornate
“per salvare una vita, in ricordo delle vittime della strada”
sabato, 29 maggio 2004 alle ore 10,30
presso la palestra degli Istituti Superiori di via Gramsci a Tradate
“patto per affermare la vita sulla strada”
fra le istituzioni e i rappresentanti degli studenti delle scuole superiori
presentano:
associazione familiari e vittime della strada (Ernesto Restelli)
SOS Malnate – ANPAS (Maurizio Ampollini, Pres. Prov. ANPAS)
intervengono:
avv. Attilio Fontana (Presidente del Consiglio della Regione Lombardia)
prof. Carlo Baroni (Assessore alla Viabilità e Trasporti della Provincia di Varese)
ing. Paolo Nucera (Direttore Uff. Provinciale della Motorizzazione Civile)
Dr. Paolo Di Quattro (Vice Questore aggiunto)
prof.ssa Adriana Battaglia (Dirigente Scolastico) – coordinatrice
Delegati degli Studenti
ore 20,30 a Castelseprio – parco giochi – via S. Giuseppe
concerto dei “Querela”
domenica, 30 maggio 2004, a Castelseprio – parco giochi – via S. Giuseppe
ore 15 apertura manifestazione del Sindaco di Castelseprio Giancarlo Forlanelli
ore 15,15 intervento, con i loro veicoli, dell’ associazione “motociclisti incolumi”
ore 15,45 dimostrazione del gruppo cinofilo della Protezione Civile di Vedano Olona
ore 16,45 simulazione di un intervento di soccorso del Gruppo SOS Malnate
ore 17,30 musica leggera con il liceo musicale Bellini di Tradate
ore 20,30
concerto del gruppo “up side down”
Prima giornata: 29 maggio 2004
a Tradate nella palestra del plesso degli Istituti di scuola superiore
“patto per affermare la vita sulla strada”
fra le istituzioni e i rappresentanti degli studenti delle scuole superiori
All’incontro erano presenti i rappresentanti delle istituzioni:
avv. Attilio Fontana (Presidente del Consiglio della Regione Lombardia)
prof. Carlo Baroni (Assessore alla Viabilità e Trasporti della Provincia di Varese)
ing. Paolo Nucera (Direttore Uff. Provinciale della Motorizzazione Civile)
Ispettore Garavina (in rappresentanza della Polizia Stradale)
prof.ssa Adriana Battaglia (Dirigente Scolastico) – coordinatrice
delegati degli studenti e circa 400 studenti, sindaci e genitori di figli che hanno perso la vita sull’asfalto
il Presidente del Consiglio della Regione Lombardia Attilio Fontana
Si sono ricordati innanzitutto i 6 ragazzi che non ci sono più e che avevano frequentato gli stessi istituti di via Gramsci.
Quattro studenti sono stati vittime della strada l’anno scorso.
I relatori hanno fatto interventi, staccandosi dal ruolo istituzionale, parlando individualmente delle loro esperienze in modo da avvicinarsi e incidere sulla coscienza dei giovani. Sono stati interventi di carattere umano, intelligenti, che hanno profondamente colto l’attenzione dei giovani. Sono intervenuti anche il presidente Marzorati della “fondazione Fabio Casartelli”, Cristiano che ha portato la sua tragedia vissuta in prima persona e il sindaco di Lavena Ponte tresa che ha schematicamente illustrato l’impegno della sua amministrazione.
Una studentessa ha letto una lettera struggente, sulla morte di una ragazza la cui testimonianza è stata raccolta da un giornalista.
Al termine uno studente, in rappresentanza di tutti i suoi compagni, ha letto il
“Patto per affermare la vita sulla strada”
Il fenomeno terribile della mortalità sulle strade si può condensare nel numero di almeno 20 vittime ogni giorno in Italia.
Uno stillicidio che rimanda alla cifra globale di un milione e trecentomila vittime l’anno nel mondo, stimato dall’ONU nel 2000.
Contro questa catastrofe che non è comprensibile nella sua reale dimensione attraverso i mezzi di informazione, contro queste tragedie che coinvolgono per larga parte i giovani e nascondono spesso nell’anonimato il dolore lancinante di tante famiglie private, in un attimo, di una vita e di tante speranze, si ritiene fondamentale sollecitare, come dalla Carta Europea della Sicurezza Stradale, un autentico salto di qualità perché si interrompa la strage e non si perpetui nelle famiglie il dramma del dolore dovuto a perdite che potrebbero essere evitate.
La Commissione Europea ha proposto, nel libro bianco sulla politica europea dei trasporti, che l’Unione Europea si fissi l’obiettivo di dimezzare il numero dei morti per incidente stradale entro il 2010.
In nome della ferma volontà di raggiungere uno standard di sicurezza sulle strade, che è uno standard di modernità e di civiltà, occorre, da parte di tutti, un impegno serio, coordinato, instancabile per arginare il fenomeno.
Come emerge dalla Carta Europea della Sicurezza Stradale le Istituzioni “devono impegnarsi, nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità, in modo tale da accelerare i progressi nel campo della sicurezza stradale”.
I delegati degli studenti, in rappresentanza dei loro compagni, prendono atto che sulla strada:
in prima istanza ognuno è responsabile della propria vita e di quella degli altri;
gli eventi non si verificano per caso o per “destino”;
i giovani che hanno perso la vita non avevano intenzione, come tutti, di morire e se lo avessero saputo avrebbero avuto un atteggiamento diverso; la consapevolezza che qualsiasi comportamento, anche poco significativo, può portare nell’immediato futuro a conseguenze gravi e irrimediabili, a situazioni irreversibili;
comprendere le cause, le circostanze e le conseguenze degli incidenti è uno degli obiettivi che concorrono a ridurne il numero;
il rispetto delle regole riduce l’esposizione al rischio;
l’educazione stradale, da sviluppare sistematicamente e continuativamente nei diversi segmenti dell’istruzione pubblica, obbligatoria secondo il Codice Della Strada, è di fondamentale importanza per l’acquisizione di comportamenti responsabili.
I delegati degli studenti, consapevoli che un’azione coordinata è più efficace nel raggiungimento di determinati risultati, si impegnano a sviluppare dibattiti continui su questi temi, con l’obiettivo di concorrere a ridurre, nell’immediatezza, il numero delle vittime della strada fino ad azzerarlo.
Tradate, 29 maggio 2004
Concerto dei QUERELA
Alle ore 20,30 dello stesso giorno, i Querela, complesso di cui faceva parte Michele, che oggi non è più con noi, ha tenuto un concerto nel parco di Castelseprio per ricordare le giovani e non vittime
della strada.
Numerosi i giovani, circa 400, che hanno potuto assistere ad un’esibizione che ha lasciato tutti soddisfatti.
Prima di iniziare il concerto, il sindaco Giancarlo Forlanelli ha invitato la signora Manola Pastorelli, madre di Nicholas, vittima di un incidente stradale, che ha fatto un appello profondo e toccante ai giovani:
Ciao ragazzi,
mi chiamo Manola e sono una delle tante, troppe madri che devono sopravvivere con una parte di cuore, devono combattere quotidianamente con il dolore di non poter più guardare negli
occhi il proprio figlio e questo a causa di una curva presa troppo velocemente, o di un semaforo non rispettato, o solamente per una stupida distrazione, magari non voluta, ma fatale.
La vostra età è il periodo più bello dell’esistenza, la vostra spensieratezza, la vostra voglia di vivere sono il nostro futuro, ma vi prego: abbiate rispetto della vostra vita, mollate il piede
dall’acceleratore, perchè la macchina, la moto sono degli amanti che ti tradiscono quando meno te lo aspetti, ed il prezzo da pagare è sempre troppo alto!
“Ragazzi” con voi ci si scontra, ma ci si ama tanto, funziona così, quindi non toglieteci la possibilità di confrontarci, ma anche di scontrarci con voi , perchè per noi genitori questo è vitale!
Abbiate cura della vostra vita, godetevela sino in fondo, ma con intelligenza, perché l’invincibilità non appartiene a questo mondo.
Per i genitori come me, ci siete voi ragazzi , siete la continuazione della vita dei nostri figli che non ci sono più, e vi prego: fatelo nella maniera giusta, fatelo per voi, ma anche per loro.
Grazie di avermi ascoltato.
Ciao Ragazzi, vi abbraccio tutti.
Manola
Seconda giornata: 30 maggio 2004
Interessante è stato l’intervento di Luca Tosi dell’associazione motociclisti incolumi che, oltre a presentare tutti quei rischi che sono riscontrabili solo specificatamente con l’uso delle due ruote, ha evidenziato le caratteristiche di un equipaggiamento di protezione, presentando una novità: l’airbag per le moto che protegge la colonna vertebrale in caso di caduta.
Si indossa come un capo di abbigliamento e funziona attraverso un cavo di attivazione collegato alla moto. I motociclisti hanno collaborato con gli operatori del SOS di Malnate per la simulazione di un intervento di pronto soccorso illustrato con precisione nelle sue fasi dai volontari.
Molto coinvolgente per i ragazzi è stata la dimostrazione del Gruppo cinofilo di Vedano Olona i cui cani hanno meravigliato, anche gli adulti, per il loro addestramento e la capacità di ritrovamento di un addetto che si è finto scomparso nel bosco adiacente.
In serata il concerto del gruppo “up side down”, ha saputo concludere con professionalità la manifestazione provinciale.