Da: ernesto.restelli@alice.it [mailto:ernesto.restelli@alice.it]
Inviato: giovedì 8 giugno 2006 1.17
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Egr. sig. Prefetto della Provincia di Varese
Egr. Sig. Presidente della Provincia di Varese
p.c. a tutte le altre autorità
Alla STAMPA
Oggetto: chiediamo la convocazione del “tavolo unico” provinciale per la sicurezza stradale che il precedente Prefetto dr. Pironti aveva istituito.
In provincia di Varese, nell’ultimo mese le strade hanno visto il perpetrarsi di continue tragedie, soprattutto fra i conducenti di motocicli e ciclomotori
E’ ormai evidente che, per invertire uno stato di cose che si sta drammaticamente allontanando dai migliori risultati europei, servono misure da adottare che, per essere veramente efficaci, dovrebbero avere il coraggio di sfidare anche l’impopolarità. Nei dati rilevati dall’Unione Europea nel 2003 l’Italia è al primo posto con 1263 vittime fra conducenti e trasportati morti su veicoli a motore a 2 ruote.
Segue la Francia e in coda i paesi del nord: Finlandia, Danimarca, Svezia.
L’ultimo a lasciare la vita sull’asfalto è stato Mosè, 26 anni. E prima: Roberto di 29 anni, Walter di 38 anni, Cosimo di 53 anni, una ragazza di 15 anni a Saronno, Andrea di 24 anni, Alessandro di 35 anni, Massimiliano di 33 anni, Augusto di 33 anni, Antonio di 31 anni. (Tra sabato 6 maggio e domenica 7 maggio incidenti con 13 feriti. )
E ancora Paolo di 28 anni, Elisa di 30 anni ed Eros di 31 anni. Questi giovani sono deceduti all’istante sulla strada, mancano quelli che sono stati ricoverati in gravi condizioni all’ospedale.
La sicurezza stradale oggi è affidata a troppi enti.
Troppi enti, almeno quindici, che si sovrappongono, si impegnano secondo leggi diverse e specifiche, enti spesso autoreferenti, alcuni centralizzati a livello nazionale, altri invece con competenze limitate sul territorio, scarsamente orientati al lavoro integrato, alla sinergia, allo scambio di informazioni.
Troppi enti, e per di più di natura tecnica.
Il tavolo unico per la sicurezza stradale era stato istituito anche per avere un vertice responsabile della raccolta tempestiva delle informazioni, dell’analisi dei problemi e delle cause, dell’uso delle risorse umane e finanziarie a disposizione e, soprattutto, degli obiettivi da perseguire. Corpi di polizia stradale e municipale con un organico insufficiente rispetto ai bisogni e a volte senza le necessarie disponibilità economiche, non possono intervenire adeguatamente.
Queste sono delle contraddizioni da rimuovere e da superare, in termini di efficienza e di efficacia, da parte delle diverse funzioni a questo scopo impegnate.
Chiediamo come Associazione Familiari delle Vittime della strada, che si attivi nuovamente il “Tavolo Unico per la sicurezza”, al quale poter partecipare, in modo da socializzare l’esperienza di lavoro maturata da chi ha pagato in prima persona, con istituzioni, organi di polizia ed organizzazioni sociali interessate, che, attraverso il confronto e l’unione delle forze, pianifichi ed effettui tutti i possibili interventi capaci di ridurre con tempestività le condizioni di rischio presenti sul territorio, come indicato nella stessa Carta Europea per la Sicurezza.
per l’associazione
Ernesto Restelli