//
Daniela Pulitano

Daniela nasce a Tradate il 1° dicembre 1971.

Non è sola, neppure quella volta, come non lo è mai stata nel corso della sua breve vita, circondata com’era dai numerosi amici, che, per la sua sensibilità, la sua disponibilità, la sua schiettezza, sempre hanno ricercato la sua compagnia.

Nasce, infatti, insieme alla sorella gemella Stefania, per la gioia dei genitori Nazzareno ed Anna e della sorellina Francesca.

Così, Daniela e Stefania crescono insieme e diventano inseparabili.

Si aiutano, si confortano nei momenti inevitabili di dolore e tristezza, si confidano piccoli e grandi segreti, insieme fanno esperienze e progetti per il futuro, si confrontano e si comunicano emozioni.

Daniela è una ragazza semplice, con grandi occhi allegri ed un carattere dolce, che ama molto gli animali.

E’aperta, comunicativa e socievole; coltiva l’hobby della pittura e numerosi sono i suoi lavori che i genitori e le sorelle conservano, con gli altri ricordi che hanno di lei.

E’ piena di vitalità, le piace giocare a calcio ed entra nella squadra femminile di Tradate, impegnandosi con passione e continuità anche in questa attività.

E’ consapevole del valore della vita che rispetta in ogni sua forma, anche la più semplice.

Insieme a Stefania entra come volontaria al SOS di Mozzate.

Daniela non si risparmia nei suoi doveri anche scolastici e nel 1991 frequenta con profitto l’ultimo anno dell’ITPA, come ricordano gli insegnanti e i compagni di scuola.

Insomma vive intensamente e in armonia con tutti, familiari, amici, conoscenti.

Il 20 ottobre 1991 è chiamata, fuori turno, dal SOS di Mozzate per sostituire altri volontari.

Trova la morte così per un incidente stradale proprio a Mozzate, mentre, disponibile come sempre, accorre in aiuto degli altri.

Guardando la fotografia di Daniela non si può non restare colpiti dal sorriso, dalla luminosità degli occhi, dalla gioia di vivere e dall’allegria, che traspaiono così evidenti.

Perché Daniela era, anzi Daniela è così.

Il tempo non smorza l’intensità del dolore derivante dalla sua morte. Tuttavia è di conforto credere che, anche se non è più fisicamente qui accanto a tutti quelli che, conoscendola, l’hanno amata e vivono nel suo ricordo, Daniela è lo stesso sempre a loro vicino e che un giorno li rincontrerà di nuovo.

“come il mare
non si ferma
all’orizzonte
così anche i fiori
recisi
per sempre profumano”

la mamma Anna, il papà Nazzareno

e le sorelle Francesca e Stefania

Menu