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Gino Macchi

 Gino, nato nel 1924, aveva una parlata con accento milanese, molto aperta, con uno spirito che attraeva la gente.
Una persona impegnata nel sociale, capace di difendere le sue posizioni con foga, ma
 dopo una breve pausa, non aveva nessun astio e ritornava sereno e cordiale con chi aveva dibattuto le
sue posizioni.
Sulla strada che incrocia la provinciale varesina per andare a Tradate,  fermo in macchina al semaforo rosso,
dove oggi vi è una rotatoria, viene travolto da un’auto che gli toglie la vita. Il figlio, in auto col papà, miracolosamente
si salva.
Gino macchi muore nel 1983.
Quindici anni dopo, nel 1998, il figlio Davide, verrà travolto in motociclo da un’auto.
Rimane solo la mamma Agostina Caimi addolorata che, per trovare una ragione di vita,
si impegnerà socialmente in un’organizzazione di anziani.

 

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