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Non ci è stata tolta la voce

Ciao, siamo le vittime della strada e Domenica 21/11/2004 in tutta Europa è stata celebrata una giornata dedicata a noi.

Purtroppo in alcune aree geografiche la ricorrenza è stata ignorata, facendo cadere nel vuoto gli appelli dei nostri familiari.

Per noi è stata una giornata molto impegnativa, perchè abbiamo dovuto accogliere tantissime nuove vittime della strada. Erano sorprese, ma soprattutto preoccupate per il dolore straziante in cui erano sprofondati familiari ed amici.

Alcuni personaggi pubblici hanno colto la palla al balzo e si sono sostituiti ai nostri cari per autocelebrare i propri meriti sulla sicurezza stradale. Per motivi facilmente intuibili, è imprudente comportarsi in questo modo.

Anche se siamo in tanti, non ci facciamo troppe illusioni, perchè la maggior parte della gente si è assuefatta all’ignobile strage che si consuma quotidianamente sulle strade. Per fare sentire la nostra voce e per scuotere le coscienze usiamo diversi canali, ma soprattutto ci affidiamo ai nostri cari. Siamo assieme a loro quando sono costretti a sopportare umiliazioni ed indifferenza nelle aule dei tribunali, nelle iniziative di sensibilizzazione e nel loro vivere quotidiano.

Solo un ingenuo può pensare che ci sia stata tolta la voce. Non serve tapparsi le orecchie, perchè noi siamo negli occhi di chi vi guarda e nell’aria che respirate.

Nei giorni scorsi ci siamo sentiti offesi per il messaggio riportato su un poster esposto a Rimini, all’interno della Fiera Internazionale della Sicurezza Stradale. Siamo stati definiti “pirla”, con l’apparente intento di indurre gli utenti della strada ad una maggiore prudenza. Sul poster era scritto:

“220 cv, 230 km/h, da 0 a 100 in 5,7 – poi la foto di una macchina semidistrutta – e sotto: modello 4 pirla in meno”.

Attraverso alcuni nostri genitori abbiamo insistentemente richiesto la rimozione di quei posters, ma solo dopo una accesa protesta di fronte al padiglione interessato i manifesti sono stati tolti.

Non dovrebbero più ripetersi simili episodi, poichè offendono la nostra memoria e procurano dolore ai nostri cari. Per questo motivo è stato segnalato l’accaduto a numerosi giornali ed emittenti televisive, però in pochi hanno prestato attenzione.

Siamo un po’ delusi, perchè è stato dimostrato maggiore interesse per altri argomenti, ma non è stata una nostra scelta. Vi sbagliate se pensate che non siamo in grado di dialogare, perchè murati in un loculo, sotterrati o cremati.

C’è sempre qualcuno che ci porta fiori o che ci ricorda con affetto. Dovete sapere che riceviamo molte comunicazioni, perchè chi si rivolge a noi, anche solo con un pensiero, sa che riceverà attenzione e risposte.

Non ci è stata tolta la voce, ma c’è chi ha orecchie, cuore e mente foderati con spesse fette di mortadella.

Spesso non ci si pensa, ma ogni azione individuale può influenzare la vita di altre persone, anche se assume la forma di inerzia od indifferenza. Ponzio Pilato docet.

Vinny e gli altri amici

22 novembre 2004

“da Vinny e dai suoi amici”

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