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Lettera Febbraio 2004!

26 febbraio 2004

Ho riflettuto a lungo prima di scrivervi.

In riferimento alla Vostra iniziativa in merito alle stragi sulle strade causate da incidenti stradali voglio esprimere alcune considerazioni e riflessioni di carattere personale suffragate dall’ esperienza professionale più che ventennale di operatore di Polizia Locale.

Al di là del cordoglio che le Istituzioni, a tutti i livelli, manifestano alle famiglie delle vittime constato che ben poco è pensato e soprattutto investito economicamente in termini di sicurezza.

Ottomila morti e decine di migliaia di feriti all’ anno sono un tributo di sangue e sofferenza non sufficienti per indurre gli Amministratori a promuovere una seria campagna di prevenzione.

Servizi e Comandi di Polizia Locali ridotti ad un organico irrisorio, attrezzature non acquistate, servizi predisposti con la consapevolezza di non essere ne efficaci ne efficienti per raggiungere obiettivi di salvaguardia della pubblica incolumità, queste sono le condizioni e le attenzioni che le Amministrazioni riservano al problema drammatico da voi vissuto sulla vostra pelle.

Leggete e studiate i bilanci e scoprirete che la verità è ben diversa dalle dichiarazioni di principio che sono propagandate, ad eccezione della Regione Lombardia che nell ‘ultimo triennio ha impegnato ed effettuato una considerevole spesa.

Come uomo esprimo solidarietà alle vittime, come operatore di polizia esterno il disagio per la disattenzione posta in termini di interventi legislativi nazionali e locali.

In termini di ritorno d ‘immagine è più “produttivo” spendere i soldi pubblici per opere a volte necessarie, ma a volte fatui, di semplice immagine, iniziative culturali sì necessarie per la crescita culturale, ma a volte profuse a iosa e quant’altro che visibilmente hanno indubbiamente un impatto sull’ opinione pubblica; assumere un vigile, acquistare un’autovettura, un etilometro, pagare qualche centinaio di ore di prestazione straordinarie per effettuare servizi in orari non canonici che riscontro hanno nell’opinione pubblica che vota? A voi la risposta.

Dovete dobbiamo, batterci per scardinare questa forma mentale che alla fine sconta l’indifferenza posta alla sicurezza con un dolore incommesurabile dei parenti e la perdita di tante vittime innocenti.

In quanti vi hanno scritto, quanti Sindaci si sono impegnati facendosi carico di questo problema? Personalmente tre anni fa sono stato coinvolto in un incidente stradale a causa di un impianto semaforico mimetizzato dai polloni delle piante comunali.

Non solo dunque non si investe in sicurezza, ma non si mantengono neanche i livelli minimali per mantenerla.

Una crociata fatta da migliaia di Sindaci ha esercitato pressioni verso il Parlamento per eliminare il limite dei due mandati di eleggibilità, riuscendo a “portare a casa” il risultato voluto.

Per le cariche ci si batte (e si vince! ! !) per le vite che si annientano e per la disgrazia di chi sopravvive alla morte dei propri cari non si ha la volontà di destinare gli spiccioli dei propri bilanci.

Non so se quello che vi ho detto è quanto vi aspettavate di sentirvi dire, ma dal profondo del mio animo vi auguro che troviate la pace che le Istituzioni non potranno e non sapranno darvi.

Fraternamente,

lettera firmata

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