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Mario Mecenero

Mario nasce il 1° gennaio 1963.
Non ci sono parole, aggettivi per descriverlo.
E’ il simbolo dell’allegria della famiglia.
Dolce, vivace ed entusiasta di tutti gli animali che la nonna alleva in cortile.
Anche la sua abitazione, immersa nel verde delle campagne, distante dal centro abitato, partecipa alla sua crescita serena, a un modo di vedere la realtà attraverso la natura.
L’aspettativa alimentata dai genitori di potersi immergere l’indomani, nella folla che avrebbe invaso le vie del paese in occasione della sagra di Lonate C.
I giochi organizzati nella piazza: “il palo della cuccagna”, la corsa nei sacchi, il tiro alla fune, e poi i giri in giostra promessi, lo zucchero filato, il miraggio di ogni bambino.
Una giornata di festa da godere con la presenza della nonna.
Il primo tratto di strada e poi la provinciale.
Inaspettata sopraggiunge un’automobile. Investe in pieno Mario, scaraventandolo lontano. Muore immediatamente, ha solo 5 anni.
E’ il 13 ottobre 1968, la sagra del paese, un giorno di festa per tutta la comunità.
Le grida di dolore e lo strazio dei familiari esprimono l’inconcepibile sofferenza per la vita, persa sull’asfalto, del loro piccolo Mario.
Una violenza inaccettabile che ancora oggi lascia un indelebile segno.
Caro Mario non abbiamo potuto godere delle fasi della tua crescita e soprattutto tu non hai potuto consumare tutti quei momenti che ti erano dovuti.
Ciao Mario, un bacione

la tua mamma Clemenza, le sorelle Gina, Margherita e il fratello Giuseppe

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