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Dario Sannazzari

Dario Sannazzari nasce a Milano il 22 settembre 89 e muore il 28 novembre 2007,

a poche centinaia di metri da casa, in una fredda mattina mentre si recava a scuola con il suo scooter,

schiacciato in circostanze poco chiare da un camion.

A Dario

6 Aprile, 2008 – 18:01 da Mariangela

Ciao Dario prima cosa ti devo dire che tua sorellina Cecilia ieri ha vinto la gara di ginnastica artistica e a giugno con la squadra andra’ a Fiuggi, sai sono le gare nazionali, sicuramente tu mi avrai ascoltato quando ti chiedevo di darle coraggio e forza per vincere e questo si e’ avverato. Un grazie anche da lei, sei sempre nei suoi pensieri.Sicuramente tu eri al suo fianco durante la gara .
Oggi invece siamo andati alla Comunione di Eleonora, la sorellina della tua Ely, e’ stata una bella giornata , ma il mio pensiero era sempre rivolto a te, li non dovevo esserci io , ma dovevi esserci tu seduto di fianco alla tua Ely, sicuramente ci sarai stato ma il dolore grande e’ di non poterti parlare e vedere.Sono venuti anche Andrea e Cecilia. Il papa’ invece per lavoro era a Cervia ed e’ passato da Milano Marittima , all’hotel Ambra , e’ stato molto diffcile per lui essere li questi giorni , ogna cosa ricordava le tue vacanze a Milano Marittima e il dolore diventava sempre piu’ forte, ti saluta la Vicki .
Ora ti saluto anch’io ,anche se non smetterei mai di scriverti ma ricordati sei sempre nei miei pensieri ogni minuto e ogni istante della giornata a volte ti chiedo di tornare , ma perche’ non torni, voglio abbracciarti ancora e poterti dire tante cose, ti voglio bene da morire.
Ciao Dario dalla tua mamma

Cerimonia a Fidenza

30 Marzo, 2008 – 09:37 da Mariangela

Ciao Dario, ieri e’ stata una giornata un po’ speciale sicuramente tu avrai visto e sentito tutto dal posto dove sei.
Siamo stati al Tempio e il Maestro ha celebrato una funzione per te, dentro al Tempio sono state dette parole bellissime, tradotte dal Maestro dal giapponese all’italiano e il significato e che tu finalmente possa essere in pace , tornato alle tue origini e continuare a vivere in un’altra dimensione (la cerimonia del Nirvana cioe’ la liberazione). Sono venuti anche i tuoi amici di Milano, se vuoi ti dico i nomi Gabriele Gabbas, Andrea Vigano, Niccolo’ Righetti, Roberto Cafagna,Max, Ferro, Federico Sala, Sara, e non poteva mancare la tua Ely, poi amiche della mamma e del papa’, la nonna Gianna, la zia Laura, lo zio Stefano , Christian e l’Arianna,tutti i vari zii e zie e cugine. Be e ‘inutile che ti dica anche tuo fratello Andrea e tua sorellina Cecilia. Tutti gli amici e amiche di Salso e il tuo amico quello con cui hai diviso l’ultimo viaggio a Salso a settembre , Sergio, sai quando ci siamo abbracciati lui mi ha detto venga quest’estate signora al campeggio cosi ci vediamo . Ora riposi anche la, in mezzo agli alberi proprio vicino al campeggio. Prima di venire via io e tuo papa’ ci siamo seduti sul prato e piangendo come dei disperati abbiamo detto che solo 4 anni fa ti abbiamo accompagnato qua e ora siamo tornati ad accompagnati ma in un viaggio diverso. Ora non riesco piu’ a scriverti oggi e’ una giornata ancora piu’ schifosa del solito, scusami ma mi manchi sempre di piu’.
Ti voglio bene un bacio dalla mamma.

Un’aggiunta alla cerimonia

30 Marzo, 2008 – 14:14 da Mariangela

Sai Dario, quando ieri ero al Tempio ho pensato che sei stato fortunato venendo in questo meraviglioso posto di pace e dove hai incontrato delle persone che ti hanno capito, e penso piu’ di tutti la Rosella, che con le sue preghiere cerchera’ di dare la forza anche a noi di andare avanti. Ti abbraccio ancora e ti voglio bene .
Un bacio, la tua mamma

Dalla tua mamma

28 Marzo, 2008 – 13:39 da Mariangela

Ciao Dario, oggi e’ la ricorrenza di quel maledetto giorno che un destino non si sa quale ti ha portato via da me, dal tuo papa’ , da tuo fratello Andrea e dalla tua sorellina Cecilia e dalla tua Ely, e da tutti i tui amici e amiche. Ogni giorno che passa realizzo che tu non tornerai piu’ indietro come dice la canzone di Max Pezzali che ascoltavi ogni mattina TORNO SUBITO. Mi immagino che tu possa essere in posto dove tutto e’ tranquillo e sereno dove hai incontrato nuovi amici perche’ tu sei e sei stato per tutti un vero e grande amico. Come ogni mattina sono andata al cimitero e all’uscita ho incontrato i nonni, sai il tuo nonno Giuseppe piangeve e guardandomi negli occhi mi chiedeva perche’ a Dario e io non ho saputo rispondere niente , lo solo abbracciato forte , gli manchi tanti, ti ricordi quando tutti i venerdi andavi da loro, ti mangiavi il tuo gelato, lui ti dava la mancia e mentre ti rimettevi il casco ti diceva mi raccomando Dario vai adagio e tu col il tuo sorriso le rispondevi non preoccuparti nonno ti voglio bene.
E’ dura sai Dario , lo so tu mi vedi da dove sei e scusami se a volte esagero e mi dispero imprecando al mondo , non e’ giusto , non e’ giusto.
Domani saremo a Fidenza al Tempio per salutarli un’altra volta, tutti gli amici di Salso ed alcuni di Milano, ci sara’ il tuo amico Sergio quello uguale e matto come te.
Aiutami Dario ad andare avanti , dammi ti prego le forze per Andrea e Cecilia e anche per il papa’ , che soffre tanto anche lui.
Ti abbraccio forte e mi manchi mi manchi all’infinito.
La tua mamma

A DARIO DALLA SUA MAMMA

28 Febbraio, 2008 – 20:08 da Mariangela

Ciao Dario finalmente e’ sera……… oggi come tu sai e’ il terzo mese dalla data della tua morte. E stata molto dura , in questo momento mentre ti scrivo piango e piango non smetterei mai , ma so che tu non vuoi che io faccia cosi. Io per te ero e sono la tua mamma solare, sempre pronta ad un sorriso, ad una parola di conforto.
Sai oggi sono andata alla tua scuola e mi sono incontrata con le tue compagne del cuore , che carine , insieme siamo andate al cimitero e come puoi immaginare siamo scoppiate tutte e quattro a piangere , non ti arrabbiare la prossima volta vedremo di essere un po’ piu’ allegre.
Ti mando un forte abbraccio , ti voglio bene.
ciao Dario dalla tua mamma Mary come mi chiamano le mie amiche. Un bacione Darietto.

Una foto di te

22 Gennaio, 2008 – 01:56 da Francesco.C

Un pensiero di Luca, padre di Dario…
Ecco qui. Mi riferivo proprio a quella foto.
Adesso che non ci sei, guardo la tua fotografia. L’ho trovata nel portafogli che mi hanno restituito i vigili. Dentro ci ho trovato pochi euro, giusto quelli per il pranzo, la benzina, le sigarette. La carta del Blockbuster, due scontrini, un indirizzo stropicciato. E una foto di te. In canottiera nera, con quell’espressione pensierosa e sempre un po’ impenetrabile, appena tradita da un sorriso a fil di labbra. Sei seduto sul sellino del tuo scooter, una bottiglia di lambrusco mezza vuota in mano, la testa leggermente china, persa chissà dove. Sullo sfondo le colline sopra Parma, immerse in un tramonto settembrino che ha il colore e il sapore del miele. Non come qui, non come adesso, che Santa Lucia è il giorno più corto che ci sia, non sono neanche le cinque e fuori mette già buio.
Sta scendendo la sera e mi tremano un po’ le dita, perché so che il peggio vero, nero, deve ancora arrivare. Ma scaccio i pensieri e guardo la tua fotografia. Non l’avevo mai vista, chi te l’ha scattata? Piccola, dieci centimetri di carta stampata a inchiostro che raccontano tanto. Più di quanto sapessi. Di te, dei tuoi ultimi giorni d’estate. Mi avevi detto che saresti andato dai tuoi amici a dormire, pochi chilometri fuori città. Ma avrei dovuto saperlo, io e te eravamo, siamo della stessa pasta. Hai fatto quello che facevo alla tua età, quando vagabondavo sulla mia Vespa bianca con gli adesivi di Bob Marley e “Nucleare? No Grazie”. Te l’avevo mai raccontato? No, non credo… Una scappata per inseguire la libertà, anche solo per un paio di giorni. Lasciarsi alle spalle i chilometri lungo le statali ,anche se era solo la Via Emilia. Imparare strade mai battute, conoscere persone e scenari nuovi, inseguire la curiosità. Svegliarsi la mattina davanti a un panorama diverso dalla nostra solita strada grigia.
Ora la strada non è più tanto grigia. C’è un palo, proprio all’incrocio davanti al bar, che sembra un albero di Natale, anche se a Natale mancano ancora venti giorni. È pieno di fiori e fiocchetti, di fotografie, di disegni, di centomila parole affettuose. Legato a quel palo c’è anche il cuoricino di una ragazza che avrà un paio d’anni in meno di te, che ti stringe forte e non ti dimenticherà mai. Il biglietto più grande l’ha scritto proprio lei. Elisa , si chiama? Non ricordo… So solo che apparteneva a te, e tu a lei. Un’altra scoperta: e quante sorprese… I primi due giorni li ho passati a vagare per casa come un fantasma. Ogni angolo, ogni oggetto, ovunque posassi lo sguardo, una lama di dolore, un abisso di vuoto. E ho pianto, pianto, pianto. Vedevo ancora te seduto davanti al computer, sul divano a guardare la tele , in camera tua a trafficare, a leggere. I ritratti delle nostre ferie nella cornice, quando ancora non avevi l’età per il motorino. Io che sorridevo tenendoti le spalle, i due piccolini con la faccia buffa, la mamma felice.
Ma adesso fra le dita stringo solo la tua fotografia e accanto al tuo, sfilano i volti dei tantissimi ragazzi e ragazze, dei genitori professori allenatori colleghi conoscenti che sono passati a salutare, a dire che è assurdo, perché eri il ragazzo più bravo del mondo. Quante persone che conoscevi. Non sono riuscito a contarle. In chiesa non ci stavano, nemmeno il sagrato è bastato a tenerle tutte. Tanti amici con l’espressione inerme, sinceramente affranta. Scudi umani del destino. Tutti a dirmi che andarsene così, a diciott’anni appena arrivati , non ha senso. Che non è naturale. Ho sempre pensato che nessun padre dovrebbe sopravvivere al proprio figlio. E ora eccomi. Eccoci. Che peccato averti lasciato così, litigando proprio la sera prima per le solite cose. Dove vai, con chi stai, è l’ora di rientrare, cosa ci metti in quelle cartine, quando ti decidi a sistemare i freni dello scooter… Eri arrabbiato, com’è arrabbiato qualsiasi ragazzo a cui le pareti di casa, le regole e l’età di mezzo cominciano a stare strette. Avevi voglia di crescere, di conoscere. Di cominciare a vivere e diventare grande. Ma eri ancora un ragazzo, solo un ragazzo. Ricordo ancora quando mi telefonarono dal commissariato, alle due di notte: “Venga a prenderselo, ma non faccia scene, è stata una ragazzata, glielo spiegherà lui stesso”. Avevi una faccia così avvilita, che lì per lì sono rimasto indeciso se prenderti a sberle davanti a tutti, o offrirti cappuccino e brioche al bar della stazione. Giusto per addolcire la lavata di testa. Tanto per chiacchierare un po’. E perché io e te, in fondo, eravamo così simili, così complici, che tante volte le parole erano inutili. Come quando eri piccolino e ti portavo a pescare in moto, stretto sul sellino dietro, con il casco troppo grande e un sorriso largo così. Suona il telefono, sono ancora i tuoi amici che continuano a ripetere “com’era gentile, com’era educato. Parlava sempre bene di voi, sa? E che ragazzina dolce si era trovato…”. No, uno con la rabbia dentro non si fa voler bene così.
Quel ragazzo eri proprio tu e, sotto sotto, lo sapevo. Di te mi rimangono tanti ricordi meravigliosi, che nessuno potrà mai togliermi, che nulla riuscirà a schiacciare. Neanche quel camion da dieci tonnellate. Di te mi resta una fotografia, che ora ha trovato posto nel mio portafogli. L’ho fatta riprodurre e distribuire a tutti quelli che ieri sono venuti a salutarti. “Il mio spirito libero resterà sempre con voi”: la dedica l’ha scelta tuo fratello. Proprio lui, che con te era cane e gatto e per tutta la settimana non ha fatto che ripetere: e adesso, adesso come farò, senza mio fratello? Non so, non c’è tempo. Suonano, è ora di andare. Oggi torni a volare, a far parte del tutto. Non ridere, ma ho voluto metterti accanto anche una bottiglia di lambrusco. E una foto di te. A presto….
(dedicato a Dario e a tutti i papà motociclisti)

A Ceci da Dario

2 Aprile, 2008 – 19:17 da Dario

Ciao Ceci, anche se sono lontano, ma dal cielo ti guardo sempre, oggi mi sono ricordato che e’ il tuo compleanno.
La mia sorellina compie 9 anni, che gioia, so che Andrea organizza i giochi, vedrai con i tuoi compagni ti divertirai e io da lassu’ ti guardero’.
Grazie Andrea di avere comprato il regalo a nostra sorellina Cecilia, vi abbraccio e vi mando un grosso bacio a tutte due.
Un’abbraccio da Dario

Per te che sei sempre con me

2 Aprile, 2008 – 12:43 da Dario

sai Dario..questi mesi senza di te sono stati veramente durissimi..mi manchi tanto..per fortuna però qualche volta ti vedo nei miei sogni..come qualche tempo fa ,e ora ti racconto il mio sogno perchè è davvero splendido!..ero coi miei amici in macchina e stavamo andando a casa di uno..arrivati in questo posto tutti i miei amici si dirigono all’ entrata della casa,ma io mi fermo e resto a guardare dei ragazzacci che mi si avvicinavano..poi,dal nulla,sei spuntato tu che hai dato una spinta a quello più vicino a me..mi hai messo le braccia attorno alle spalle e mi hai portato dagli altri..poi sei sparito di nuovo..era un sogno meraviglioso..la mattina mi sono svegliata piangendo..piangendo dalla tristezza che tu non mi avresti mai più protetta come facevi sempre..ma allo stesso tempo dalla felicità perchè quel sogno vuole dire che tu ci sei sempre con me;nei miei giorni,nei miei pensieri e nei miei sogni..e ti voglio ringraziare!!quel pomeriggio ho sentito anche Carla..che mi ha messo un po di buon umore..perchè da sola non ce la facevo proprio..sono anche entrata dopo a scuola perchè non riuscivo a fingere di stare bene!..e sai,la sera prima di quel sogno ti ho parlato ricordi??ti ho raccontato dei miei ultimi casini delle mie ultime avventure..e ho pregato per te..perchè tu ti trovi bene..ovunque tu sia..scusa se io non ti scrivo molto..ma ogni volta che guardo l’indirizzo di questo sito mi viene una stretta al cuore e mi tiro indietro..perchè le lacrime sono inevitabili..troppe belle parole ti sono dedicate per trattenere il pianto!!però tu lo sai che sei sempre con me in qualsiasi momento..!
la foto che quel giorno ho preso a casa tua è sempre nel taschino interno del giubbotto,vicino al cuore..così che tu possa sentire i battiti del mio cuore!e in nella parete della mia camera ci sono le tue foto..anzi,le nostre foto!!quelle dove ci diamo i bacini:)ogni mattina appena sveglia bacio la foto che è sul mio comodino,vicino alla lettera che tua mamma ha letto coraggiosamente in chiesa quel giorno(parole veramente bellissime!)..e poi appena arrivo a scuola ne metto una sul banco in modo da averti sempre davanti a me..ormai sei dovunque e comunque con me!!non ti ho dimenticato..non lo farei mai..come potrei?? il MIO FRATELLONE!!che piccoli che eravamo quando abbiamo deciso di esserlo..tu avevi 14 anni e io ne avrò avuti 10..un infanzia insieme..e anche se c’era il mare che divideva ci sentivamo comunque..appena ne avevamo l’occasione!quest’anno tornare in campeggio sarà veramente dura..tutti i luoghi che mi ricorderanno te..la rotonda..mitica..la spiaggia..tedeschi e italiani,il bar,la rumeria,il miraggio..che alla sera ti chiamavo per dirti di raggiungerci,perchè senza di te c’era sempre qualcosa per cui ci si divertiva meno:)..indimenticabile!sai..mi piacerebbe davvero tanto che si facesse questo falò di cui parla tua mamma..perchè sono sicura che parteciperebbero tutti con molta felicità..!so che però sarebbe durissima..perchè se il dolore che provo io che ero solo una tua amica è immenso,non oso immaginare quello deo tuoi..io sono comunque vicina alla tua famiglia..vorrei tanto abbracciarli!e Andrea…che ti somiglia tantissimo..
mi manchi tanto Darietto mio…ti voglio tanto tanto tanto bene tesoro..ora e per sempre!!non ti dimenticare di me..la TUA SORELLINA Nene!!
Valentina

ciAO chIAccHEroNE miO*

12 Aprile, 2008 – 17:49 da Mella

Ciao Darietto…
è un po che nn ti scrivo;ma come saprai già ho mille casini, la scuola, il ragazzo…uff che palle, o meglio OH che palle cm avresti detto tu!sono 4 mesi e mezzo che nn sei piu cn me, nn ce la faccio, nn ce la faccio dawero!da qnd te ne sei andato la mia vita è cambiata,nn so se in meglio o in peggio, so solo che è cambiata!ogni giorno sei nei miei pensieri, nn posso proprio farne a meno!e ogni volte che entro nel tuo sito qualche lacrima scorre sulle mie guance nn curante del fatto che per qnt possa piangere tu nn tornerai!nn ti vedrò mai piu davanti a scuola, cn il tuo sorriso pronto a prendermi in braccio o semplicemente a riempirmi di affetto cn un abbraccio, nn sai cosa darei adesso per abbracciarti e dirti qauanto bene ti voglio…sai, stamattina ho lasciato il mio ragazzo,ho preso in mano il cellulare e stavo per chiamarti,nn perchè sn pazza, ma perchè ogni volta che mi succedeva qlcs di brutto o di bello tu eri una delle prime persone a saperlo, a starmi vicino!
no nn ce la faccio…mi manchi troppo!
mellina
cm mi chiamavi tu dal piano di sopra qnd volevi fumarti una sigaretta cn me!

Per conoscere di più il caro Dario www.dariopersempre.it

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